Vivere il momento presente: qual è il nostro scopo?
Quante volte ci siamo chiesti: qual è il nostro fine ultimo su questa Terra?
È un interrogativo che da sempre accompagna l’esistenza di tutta l’umanità e che sbaglieremmo a giudicare come troppo filosofico. Questa domanda ci parla in realtà di un bisogno molto concreto, che nella vita quotidiana si traduce nella necessità di trovare letteralmente il nostro posto nel mondo, di dare concretamente forma al perché siamo qui, che si tratti di trovare soddisfazione in un impiego, di instaurare relazioni armoniche, di trovare gioia nel dare agli altri.
Si tratta della ricerca di uno scopo che, dentro di noi siamo certi esista, ma fatichiamo, a volte, a delineare con chiarezza o a incanalare in qualcosa di visibile e tangibile. Osservando atleti e grandi artisti è facile individuare in loro ciò che li rende unici, importanti, pieni di significato non solo per se stessi, ma nei confronti del mondo. Chi vince gare o crea indimenticabili opere d’arte, ad esempio, realizza se stesso e contemporaneamente dona al mondo bellezza, compie un gesto di cui tutti gli altri beneficiano. A guardarle bene, si tratta di persone che sembrano seguire una direzione ben precisa. Quella direzione che a noi, a volte, manca, e che ricerchiamo: sappiamo che c’è e che, una volta trovata, ci permetterà di organizzare la nostra vita, di percorrerla in modo più armonico ed equilibrato per noi e per chi ci circonda. È proprio così: c’è una direzione, in ognuno di noi, uno scopo. Ma è in nuce, va compreso, individuato, coltivato e ascoltato.
È il talento di vivere ogni giorno
“La vita è una successione di momenti” e quello perfetto non esiste, ci ricorda Dan Millman, autore dell’amato bestseller La via del Guerriero di Pace, una delle pietre miliari nell’ambito della crescita personale. Lo sappiamo bene: le condizioni ideali non si presentano quasi mai come le vorremmo noi. È mentre facciamo esperienza di ogni istante che possiamo realizzare il nostro scopo, passo dopo passo.
Vivere il momento presente: la vita è un succedersi di momenti
“Non ho mai conosciuto una persona intelligente in assoluto, ma solo persone che vivono momenti intelligenti. Non ho mai conosciuto una persona nevrotica in assoluto, ma persone che vivono momenti nevrotici” afferma ancora Dan Millman.
Nella vita i momenti si succedono e a quelli migliori si alternano gli errori, le situazioni di estremo stress, le difficoltà pratiche di ogni giorno, che ci confondono, impauriscono e allontanano dalla consapevolezza della nostra forza.
Tuttavia, proprio la vita quotidiana, suggerisce ancora Dan, è la nostra aula e tutte le sfide che essa ci presenta sono occasioni preziose per imparare. Per individuare il talento che ci fa mettere a frutto ogni singolo istante, abbiamo raccolto 6 principi di saggezza pratica ispirati agli insegnamenti di Dan Millman, che da oltre vent’anni si dedica ad un profondo e intenso lavoro di ricerca e crescita spirituale.
I 6 principi di saggezza per costruire il talento per la vita e vivere il momento presente
“La ragione ci dà obiettivi chiari, la fede ci insegna ad avere fiducia nel processo delle nostre vite.”
– Dan Millman
1 – Conosci la differenza tra influenza e controllo
È certamente vero, come testimoniano gli studi della psicologia positiva, che determinati pensieri possono rafforzare la nostra vita, non solo dal punto di vista spirituale, ma da quello biologico. Ed è fondamentale sapere che con i nostri sforzi possiamo influenzare l’esito di ogni aspetto della nostra esistenza, in bene o in male. Influenzare, però, non significa controllare. Quando influenzi qualcosa o qualcuno, stai facendo uno sforzo per ottenere il risultato che desideri, ma non hai garanzie di poterlo ottenere. Possiamo controllare gli sforzi e i tentativi, ma non i risultati. Controllare significa volere qualcosa e farlo accadere con assoluta certezza. Ad esempio, non possiamo volere una giornata di sole ed ottenerla, ma neppure Michael Jordan avrebbe potuto controllare con certezza il risultato di un suo lancio.
2 – Ascolta la natura fluida dei pensieri e delle emozioni
Ecco perché è importantissimo distinguere ciò che possiamo e ciò che non possiamo controllare a questo mondo: i pensieri e le emozioni hanno una natura fluida.
Ti è mai capitato, mentre ascoltavi qualcuno parlare, nonostante fossi preso e interessato, che la tua mente divagasse iniziando a pensare a qualcos’altro? I pensieri si spostano di continuo: il controllo che possiamo esercitare su di essi e sulla nostra attenzione è molto limitato.
E le emozioni? Puoi controllarle? Le emozioni ci attraversano, si trasformano: a volte ci piacciono e siamo in armonia con loro, altre no. Ma in ogni caso passeranno. Sia quelle positive, sia quelle negative si affievoliranno nel tempo, a meno che non siamo noi a stimolarle di nuovo.
3 – Accetta i sentimenti
È un principio essenziale per poter vivere in modo libero ed equilibrato. Accetta i sentimenti, perché sono “naturali”. Anche quelli negativi semplicemente esistono e appartengono al momento.
4 – Controlla il comportamento
Siamo personalmente responsabili di ciò che possiamo controllare, ma non di ciò che è fuori dal nostro controllo. I pensieri arrivano, a volte sono positivi, a volte negativi: siamo noi a decidere quali trattenere e quali lasciare andare. Le emozioni si attenuano, siamo noi a decidere quali ravvivare e quali lasciar cadere nell’oblio.
L’unica cosa su cui l’essere umano, da sempre, ha la possibilità di esercitare controllo è il comportamento.
5 – Allineati al tuo scopo
Immagina di trovarti alla vigilia di un esame importante per la tua carriera e che il tuo compagno, la tua compagna o una persona cara, d’improvviso ti dica che la vostra relazione è finita. Ci sono due alternative, di fronte a questo momento traumatico: si può cadere a pezzi, senza riuscire più a trovare la concentrazione necessaria per studiare o affrontare l’esame, seppur importantissimo. Oppure potresti dire: “Accetto i miei sentimenti. Sto provando dolore. Ma in che relazione è col mio scopo? Qual è il mio scopo? Ho un esame domani.”
Questa decisione ti permette di “fare ciò che devi”, secondo il tuo scopo. Così facendo ti concedi la possibilità di fare bene, di influenzare il risultato che desideri. È quello che Dan Millman chiama la “maturità umana.” Quando non ti allinei al tuo scopo, poni dei limiti alla tua vita. “Non so parlare in pubblico”, “Non riuscirò mai a chiedergli di uscire”: quando ci ripetiamo queste frasi stiamo mentendo a noi stessi, allontanandoci dal nostro scopo. Ciò che stiamo realmente dicendo è: “Scelgo di non farlo perché farlo mi fa sentire a disagio.”
“La paura è un’abile serva, ma una pessima padrona.”
– Dan Millman
6 – L’illuminazione è un comportamento
Se c’è una cosa che possiamo controllare, dunque, è il nostro comportamento e di questo siamo assolutamente, in qualunque circostanza, responsabili. Non è facile avere una visione chiara del proprio scopo: a volte lo chiamiamo felicità, a volte connessione con gli altri, a volte è nella soddisfazione del nostro lavoro. Gli scopi della vita si manifestano a noi istante dopo istante e così si espandono.
“L’illuminazione non è uno stato d’animo, né un intimo sentimento di benessere o libertà. L’illuminazione è nel nostro comportamento: è la maturità umana.”
– Dan Millman
